La nostra storia inizia il 1 ottobre del 2011 presso la Casa di Lavoro di Saliceta San Giuliano presso Modena, un Istituto che ospitava circa 100 detenuti. Nessuno di noi volontari aveva mai avuto esperienze di questo tipo, anche se era una cosa tanto desiderata. Tutti noi facevamo parte di un Cammino di fede all'interno del Rinnovamento nello Spirito Santo, ma ormai la preghiera non ci bastava perché sentivamo forte la chiamata a portare il vangelo in altri ambiti oltre il nostro Gruppo di preghiera. Così, in maniera del tutto inattesa, ci venne a cercare il Cappellano di questo Istituto penitenziario perché lo aiutassimo nello svolgimento del suo impegno.

Inutile dire che accettammo subito con grande entusiasmo iniziando il nostro servizio il primo ottobre del 2010, giorno di Santa Teresina di Gesù Bambino.

   

All'inizio il nostro impegno era squisitamente di natura religiosa, limitando la nostra azione alla catechesi. Ma i detenuti ci chiedevano anche altro. Fu la Direttrice dell’Istituto che ci aprì nuove piste, invitandoci ad entrare nelle celle, a trascorrere del tempo insieme a loro e ad entrare nella loro vita, a conoscere le loro storie, ma soprattutto ad incominciare ad ascoltarli.

  

Un giorno un detenuto ci disse: ma fuori, lo sanno che noi esistiamo?  

  

Per noi volontari, fu un’esperienza del tutto nuova che ci spinse gradualmente a portare il Vangelo nella vita quotidiana dei detenuti , con presenza sempre più frequente. Aver compreso che l’impegno sociale richiedeva stile e modalità sia laiche che di testimonianza del vangelo, ha visto il nostro impegno andare oltre il semplice assistenzialismo.

  

Abbiamo cominciato ad occuparci di tutto: contatti con le famiglie, con i legali, disbrigo di pratiche amministrative, fornitura di alimenti, di ogni bene di cui necessitassero, di contributi economici. Li accompagnavamo fuori quando il magistrato stabiliva che fosse necessario. Ma le domande che maggiormente affioravano erano soprattutto la richiesta di lavoro e di una casa. Così, cominciammo a cercare e trovare  per alcuni detenuti un lavoro fuori dall’Istituto e per altri un alloggio.

  

In seguito, quando ci fu il terremoto in Emilia nel mese di maggio del 2012, La Casa di lavoro fu resa parzialmente inagibile e quindi su disposizione dei Vigili del fuoco fu chiusa tempestivamente ed i detenuti furono trasferiti negli Istituti penitenziari di Padova e Parma.

 

Fu a questo punto che con l’aiuto del Cappellano della Casa Circondariale Sant'Anna di Modena iniziammo il nostro servizio in questa nuova realtà continuando a svolgere  sempre gli stessi compiti. A differenza del primo, questo Istituto ospita circa 500 detenuti e le richieste di lavoro e di aiuto sono molto più numerose.

  

Così, nel maggio del 2015 fu costituita la Cooperativa Giorni Nuovi, la cui azione si è estesa anche presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.

 

Nel 2020 è stato avviato l'ostificio presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia offrendo lavoro ad altri detenuti.